Dario Pautasso – Poesia
Il poeta mente, ma senza inganno.
Il poeta mente, ma senza inganno.
Il poeta eletto si fa suggerire le parole dal suo angelo custode.
Quando scrivo, metto su carta il mio cuore. E il mio cuore non può mica piacere a tutti.
I poeti ci lasciano soli, il nostro compito è ricordarli.
Sommo poeta, vago per le tue stanze pensando che in questa casa hai gridato nel tuo amore… passi lievi i miei a non voler cancellare le tue orme… privilegio di pochi ripercorrere i tuoi passi, come poca è la capacità mia di descrivere l’amore che tu hai definito nella sua espressione audace.Dalla tua casa cilena mi chino al vagare le tue stanze, poetando un berretto che neanche mi si addice.
Se la poesia non viene naturalmente come le foglie vengono ad un albero, è meglio che non venga per niente.
Il poeta è poeta, non oratore o predicatore, non filosofo, non istorico, non maestro, non tribuno o demagogo, non uomo di stato o di corte. E nemmeno è, sia con pace del maestro, un artiere che foggi spada e scudi e vomeri; e nemmeno, con pace di tanti altri, un artista che nielli e ceselli l’oro che altri gli porga. A costituire il poeta vale infinitamente più il suo sentimento e la sua visione, che il modo col quale agli altri trasmette l’uno e l’altra.