Carlo Peparello – Poesia
La poesia per gli insensibili è come una lingua appresa a scuola tanti anni prima, si legge ma non si capisce.
La poesia per gli insensibili è come una lingua appresa a scuola tanti anni prima, si legge ma non si capisce.
La gente non capisce che l’originalità colpisce se non stupisce ma scalfisce.
Le imposizioni indirette sono le peggiori. Ti dicono quando fare festa, quando piangere, quando non…
Il poeta vive di tanta solitudine e un po’ di speranza.
C’è sempre un motivo per ogni gesto, ogni parola. Basterebbe indossare i panni degli altri per capire meglio “chi” sono gli altri.
Un poeta nasce poeta, ne vive la poesia, e ne dipinge i colori con l’anima sua!
I vizi sono come i brutti ricordi. Fanno male ma ce li teniamo stretti.