Fabrizio Bregoli – Poesia
Quando si legge un buon romanzo ci si affretta entusiasti a voler scoprire la fine. Quando si legge una buona poesia, capita ai più pusillanimi di non arrivare mai all’ultimo verso.
Quando si legge un buon romanzo ci si affretta entusiasti a voler scoprire la fine. Quando si legge una buona poesia, capita ai più pusillanimi di non arrivare mai all’ultimo verso.
I poeti non cambiano, ma forse cambiamo noi e dobbiamo fare una strada intima per ritrovare la poesia nella quotidianità.
Il silenzio ha il rumore di un fischio. L’assenza diventa esigenza di dimenticare. Il mio fianco è vuoto e le mani rosicchiate. Ieri ero io ed oggi il passato. Nessuno intorno. Nulla all’orizzonte. Non è rabbia non è tristezza: è solo un accorgersi, un capire. Semplicemente un passaggio tra te e il domani.
La Poesia non si nutre con le note musicali ma solo con le note delle emozioni.
Scrivere è aprire la propria casa, sopravvivere al tempo che divora.
Io sono soltanto un albero che cammina un animale che fiorisce una pietra che sorride e l’umile ranocchio che canta vicino al fiume canta anche vicino al mio petto.
Tutti al mondo sono poeti, perfino i poeti.