Orazio Santagati – Poesia
La poesia fa in modo che le parole essenziali rimangano e le spontanee diventino arte.
La poesia fa in modo che le parole essenziali rimangano e le spontanee diventino arte.
I poeti sono come i bambini: quando siedono a una scrivania, non toccano terra coi piedi.
Scrivere per me è come respirare, le parole sono aria che mi fanno vivere, non posso chiuderle tra i pensieri, devono essere libere.
Uno sguardo vergine sulla realtà: ecco ciò ch’io chiamo poesia.
Ohimè! O vita! Per queste domande sempre ricorrenti, per la folla infinita di infedeli, per le città piene di sciocchi, per il mio continuo rimproverarmi (poichè chi è più sciocco di me e più infedele?), per gli occhi invano assetati di luce, per gli oggetti perfidi, per la lotta sempre rinnovata, per gli scarsi risultati di tutti, per le sordide folle che vedo attorno a me avanzare con fatica, per gli anni inutili e vuoti di coloro che rimangono, con il resto di me avvinghiato, la domanda, Ohimè! Così triste, così ricorrente – cosa c’è di buono in tutto questo? Ohimè! O vita![risposta]Che tu sei qui – che la vita esiste, e l’identità, che il potente spettacolo continua, e tu puoi contribuire con un verso.
La poesia è la somma nata dalla unione tra filosofia e sentimento.
Di questo potrei parlare all’infinito, ma odio Leopardi e tutti i poeti da pelliccia.