Vera Somerova – Poesia
Poesie? Ne ho scritte tante… ora mi aspetto che qualcuna di loro scriva me.
Poesie? Ne ho scritte tante… ora mi aspetto che qualcuna di loro scriva me.
L’armonica sommatoria dei righi, scolpisce e ingabbia frutti d’Emozioni, seminati dal Libero Pensiero.
La poesia è il linguaggio naturale di tutti i culti.
Può accadere che d’improvviso mi arrivi una chiamata in piena notte, uno squillo da molto molto lontano, dal passato, o dal futuro. Allora mi sveglio, alzo la cornetta e rispondo con una poesia.
Se vostro figlio vuole fare lo scrittore o il poeta sconsigliatelo fermamente. Se continua minacciatelo di diseredarlo. Oltre queste prove, se resiste, cominciate a ringraziare Dio di avervi dato un figlio ispirato, diverso dagli altri.
Alcuni pensieri se non scritti subito volano via per sempre.
Preferisco che la mia poesia venga sepolta in periferia, che vederla come osceno compromesso, tra miseria e perbenismo. Preferisco che mi ascolti un solo orecchio stanco, che centomila orecchie avide pronte ad usurparne passione, preferisco l’ardore del rivoltoso, che la scienza occulta del potere. La periferia è l’intera poesia, l’aristocrazia e il privilegio solo la maschera.