Ibrahim Nasrallah – Poesia
Se i poeti perdono, il mondo non vincerà.
Se i poeti perdono, il mondo non vincerà.
Tra chi poeta e chi commenta c’è di mezzo una tormenta.
Scrivere di getto è poetare. Addomesticare il mio pensiero alla rima è come vivere al sole senza mai alzare gli occhi.
La poesia è bensì esplorazione accanita dei processi interiori, ma non sfogo immediato del sentimento.
La poesia nasce dopo un travaglio interiore e partorisce la poliedricità degli eventi con le varie sfumature che il poeta, il pittore della penna, riesce a trasmettere intingendo nei colori dell’anima, il pennello. La poesia trasmuta le sensazioni in emozioni che traboccano e ci fanno sentire vivi. Ci cullano come una nenia che fa assaporare i palpiti della vita oltre la percezione della mente, in un mondo invisibile all’uomo comune ma visibile al cuore del poeta che schiude, come un boccio alla luce dei versi del suo canto, tutta la fragranza interiore.
Sforzati, poetadi segnare le tue più belle visionisulla pelle non su sterili pagine bianche.
È la vita che hai dentro che porta a fare poesia, e non ci saranno mai parole a far tremare il tuo cuore se non le hai già dentro.