Daniela Bonomi – Poesia
Quando si soffre escono testi migliori… sono contenta della mia mediocrità.
Quando si soffre escono testi migliori… sono contenta della mia mediocrità.
Poesia della vita non è il trovare qualcosa di armonicamente bello, ma armonioso nella sua deformità.
Volevo, come disse Montale, che la mia parola fosse più ardente di altre, la più ricercata, la più attesa. Ma non esiste la mia parola, come non vive quella di altri. I sentimenti che vi abbattono sono sempre stati li, inattaccabili, bastava solo una personalità capace di farli volare nel silenzio dell’animo. Parole che si inoltrano nel vespiro del cuore e si confondono nella toponimia della mente. Le medesime che scagliate come il Simun respirano, ma poi come represse dalla mente si memorizzano nell’illiceità. Questa è poesia.
Scrivere per me è arrivare al punto g delle mie emozioni. Muoio e rinasco mille volte tra parole e sentimenti fino ad un orgasmo letterario, anche senza essere poeta.
La poesia è una malattia del cervello.
La sera i poeti hanno i capelli grigi… si tingono d’argento lunare… Al mattino, col primo chiarore del sole, i poeti hanno i capelli arcobaleno ricamati da fili d’oro…
La semplicità è come un alito di vento diffuso, sfiora tutti, accarezza, scompiglia… ma arriva diretta e pulita. Questa, è la poesia.