John Keats – Poesia
Se la poesia non viene naturalmente come le foglie vengono ad un albero, è meglio che non venga per niente.
Se la poesia non viene naturalmente come le foglie vengono ad un albero, è meglio che non venga per niente.
La poesia è la madrelingua del genere umano, come il giardino è più antico del campo, la pittura della scrittura, il canto della retorica, la parabola delle argomentazioni logiche, il baratto del commercio.
Datemi un fiore piegato dal vento e io sarò poesia.
Scrivere poesie è una responsabilità: per capacità, comunicabilità, regole da seguire, cuori da “inondare”, menti da placare… Spesso, il poeta è solo, nel suo dolore, nel suo amore, nella sua enfasi consolatoria.
L’aforisma è un che di poetico massimamente concentrato nel minimo spazio possibile.
Una cosa bella è una gioia per sempre:cresce di grazia; mai passerànel nulla; ma sempre terràuna silente pergola per noi, e un sonnopieno di dolci sogni, e salute, e quieto fiato.Perciò, ogni mattino, intrecciamouna catena di fiori per legarci alla terra,malgrado lo sconforto, il disumano vuotod’animi nobili, i giorni tristi,le perniciose e ottenebrate viedella nostra ricerca: si, malgrado tutto,una forma bella il drappo toglieallo spirito triste. Così sole, luna,alberi antichi, e nuovi, germoglianti felicità d’ombreper l’umile gregge; e narcisicol verde mondo in cui abitano; e chiari ruscelliche cercano un fresco tettocontro la torrida stagione; il cespuglio nel bosco,colla spruzzata di boccioli della bella rosa muscata:e così anche la magnificenza del destinoche immaginiamo per i morti illustri;tutti i racconti belli uditi o letti -una fonte infinita di bevanda immortale,cola per noi dall’orlo del cielo.Né queste essenze sentiamo soloper brev’ora; no, come anche gli alberiche sussurrano attorno al tempio presto diventanocari quanto il tempio stesso, così fa la luna,la poesia passione, le glorie immense,ossessioni per noi finché non siano lietificante luceall’anima nostra, e a noi si legano sì forte,che, sia splendore, o tenebra tetra,sempre con noi dimorano, o moriamo.
Il pensiero è sempre la pietra d’inciampo della poesia.