John Keats – Poesia
Se la poesia non viene naturalmente come le foglie vengono ad un albero, è meglio che non venga per niente.
Se la poesia non viene naturalmente come le foglie vengono ad un albero, è meglio che non venga per niente.
Albero nascente dai floridi fior dell’età aspra, posa sulla fiorita piaggia, lo zeffiro accarezza l’arboscello di gaggia, il sole circonfonde d’alma, l’erba ride a uno stato soave. Un canor cinguettio di augelletti è la favola bella dei pargoletti fiori accolti con calma. Or volge l’anno e diventò un tronco dal curo fanciullo, un color bianco lo disfiorò dal breve mistero di terra e di fango. Apri gli occhi fior dell’età non diventar aspro prima di maturar.
Oggi verserò per te un altra lacrima di china,per sentirmi ancora incatenato a tesu questa pergamena.
È la vita che hai dentro che porta a fare poesia, e non ci saranno mai parole a far tremare il tuo cuore se non le hai già dentro.
La poesia è dentro l’anima mia. E mai nessuno me la porterà via.
La nostra vita è la sintesi di tutti i generi letterari. Inizia con la poesia, continua con l’epica e finisce con la drammaturgia.
Ci sono molti più applausi per chi recita poesie a memoria che per chi ha scritto quelle parole.