Alexandre Cuissardes – Politica
La democrazia diretta diventa anarchia, il che non è certo peggio di una certa “democrazia rappresentativa”
La democrazia diretta diventa anarchia, il che non è certo peggio di una certa “democrazia rappresentativa”
Fino a quando ci sarà Venezia esisterà l’amore.
Deve esserci un esame di coscienza che non conosce coloriture e discriminanti politiche.
Durante il fascismo se sentivano bussare alla porta avevano paura che fosse la polizia di regime, con la guerra la paura diventò che arrivassero a bussare i nazisti o i fascisti che cercavano ebrei e partigiani. A fine guerra erano i partigiani che cercavano i fascisti a bussare alle porte. Per fortuna in democrazia abbiamo molte più scelte, oggi se suonano alla porta possiamo scegliere se aver paura che siano i ladri che vogliono sapere se c’è qualcuno in casa o qualche insistente venditore porta a porta, o una cattiva raccomandata o l’ufficiale giudiziario. E per fortuna non hanno mitra e divise, anzi a volte si ce li hanno.
Il punto di vista dei perdenti non viene mai considerato, a meno che non sia in punta di lancia.
In politica mentire non è reato.
Quando una menzogna viene ripetuta più volte uno poi comincia a crederci, Berlusconi miglior statista di tutti i tempi, Berlusconi ha creato un milione di posti di lavoro, Berlusconi generoso coi bisognosi (chissà perché, solo fanciulle), Berlusconi ammirato dai colleghi nel mondo, Berlusconi che fa la guerra con aerei che non sparano… scusate mi sta chiamando Biancaneve.