Alexandre Cuissardes – Politica
La politica è droga, più ti avvicini a lei e più ti allontani dalla realtà. Dell’esistenza della gente ti ricordi solo per avere il consenso al momento giusto.
La politica è droga, più ti avvicini a lei e più ti allontani dalla realtà. Dell’esistenza della gente ti ricordi solo per avere il consenso al momento giusto.
Quando eravate giovani dicevi spesso alla tua ragazza che ti faceva impazzire, adesso, dopo tanti anni, non hai neppure la voglia di dire a tua moglie, la ragazza di allora, quanto ti fa incazzare.
Non sono io a cercare le tentazioni, sono loro che non avendo di meglio vengono a cercare me perché sono una preda facile.
Viva l’italia, ma non tutta. Neppure garibaldi e 150 anni di repubblica c’erano riusciti. I nostri politici ce l’hanno fatta, hanno unito l’Italia nell’odio per loro.
Non sempre è “l’avere la coda di paglia” che scatena il fuoco ma l’avere a che fare con qualcuno dal fiammifero facile.
I politici sono come i condoni: tutti ne parlano male ma poi tutti ne usufruiscono.
Il trono dei parlamentari italiani capitolerà, nell’agognato momento in cui affideremo al presidente della repubblica, quei poteri decisionali, volti alla tutela dei bisogni della collettività. Sin quando questo non avverrà, andremo avanti come una tartaruga e continueremo ad osservare quella bilancia, in cui la ricchezza economica risulta sproporzionatamente concentrata nelle mani candide, prive di calli di chi abbiamo designato con le nostre mani, mani che risultano provate dalla fatica per riuscire (quando si ha fortuna) a portare quell’essenziale.