Alexandre Cuissardes – Politica
Non fa piacere trovarsi a dover dire che lo stato troppo spesso non è migliore dei suoi cittadini peggiori.
Non fa piacere trovarsi a dover dire che lo stato troppo spesso non è migliore dei suoi cittadini peggiori.
Il modo d’influire maggiormente sulle determinazioni di principi sta sempre nell’offenderne l’amor proprio.
La disonestà è fare cose che vanno contro il comune buonsenso ed il bene di tutti, l’imbecillità consiste nel giustificarsi dicendo: “le leggi lo consentono”.
Il primo “Settembre Nero” stuprò occhi ed anima di me bambino.L’invenzione del terrorismo, destabilizzante, vigliacco, infame.L’immensa potenza del male amministrato dal cubiculario del potere, affabile, rassicurante e da tiare con garanzia del “marchio di fabbrica”.Oggi, affermo con certezza assoluta che le “Gemelle” sono figlie di “Torri” con multinazionali cazzi.Tributo inevitabile per sollazzare l’occidente grasso in poltrona.Purtroppo non basta più.La Casa Bianca dalle finestre che ridono avrà già in cantiere pandemie controllate.
I problemi sono sempre causati da quelli che c’erano prima. I tempi migliori sono sempre quelli che verranno. I sacrifici invece sono sempre quelli da fare “adesso”
Tutti i nostri politici, li vedo come moderni condottieri, che usano le parole come spade per ferirsi reciprocamente, l’unica “consolazione” è che questa arma moderna non lascia vittime sul terreno.
Una dittatura, un dittatore; un dittatore, un colpevole; uno stato debole, mille dittatori; mille dittatori, nessun colpevole.