Corrado Portelli – Politica
La finzione della democrazia.La democrazia è una recita per convincere gli elettori dell’onestà dei politici che li rappresentano, uomini in realtà spregevoli, astuti, opportunisti e meschini.
La finzione della democrazia.La democrazia è una recita per convincere gli elettori dell’onestà dei politici che li rappresentano, uomini in realtà spregevoli, astuti, opportunisti e meschini.
Quando succederàe ci saranno le prima notizienon date retta alla stampa di stato,non è vendettanon è follia,ma la nuova giustizia.Qualcuno ha iniziato a farequel lavoro che chi dovevanon è riuscito a fare.
Siamo pazzi, siamo squilibrati, siamo quelli che sbottano, che usano violenza, i ribelli senza un obiettivo, i rivoluzionari senza una rivoluzione in una società dove crisi è il suo secondo nome in un mondo finito e senza un lieto fine.
Se non ci fossero i privilegi rimarrebbero gli ideali.
Questo paese ha avuto per un quarto di secolo un regime fascista e per mezzo secolo un regime democristiano, anche se con forti minoranze democratiche. I sedimenti del secondo prevalgono tuttora su quelli del primo, ma oggi andiamo verso un sistema inedito che li assomma e li mischia, e che meriterebbe di essere studiato antropologicamente. Servirebbe Gramsci, più di Marx.
Il politico è colui che non ti fa studiare, per risparmiarti la fatica; e poi ti dice che il sole sorge tutte le mattine grazie a lui.
Tanto più lo scopo della guerra verrà a coincidere con il fine politico e tanto più puramente militare e meno politica sembrerà essere la guerra.