Corrado Portelli – Politica
La finzione della democrazia.La democrazia è una recita per convincere gli elettori dell’onestà dei politici che li rappresentano, uomini in realtà spregevoli, astuti, opportunisti e meschini.
La finzione della democrazia.La democrazia è una recita per convincere gli elettori dell’onestà dei politici che li rappresentano, uomini in realtà spregevoli, astuti, opportunisti e meschini.
Siamo bersagli mobili, ma piuttosto grossi. Mentre da una parte l’istinto ci invita alla libertà, dall’altro la paura ci spinge al gregge. Di tutto questo a goderne è la politica, che senza troppi sforzi ci fa credere responsabili del nostro destino, mentre ci porta al pascolo uno in fila all’altro.
Io divento sempre più povero e faccio fatica a sopravvivere, e voi sempre più ricchi e indifferenti alle nostre esigenze basilari, e avete anche il coraggio di parlare di democrazia, io vi ci murerei su quella poltrona. Ma vi siete bevuto il cervello? Perché dobbiamo pagare noi per errori commessi da voi? E noi che continuiamo a litigare tra di noi per questa gente, che ci ha ripulito le tasche e riempiti di rabbia. Cominciamo a fare qualcosa, lasciamo almeno per una volta da parte l’ideologia politica e pensiamo al bene del Paese e dei cittadini poveri ma onesti.
Certe vestali della difesa dell’intangibilità della costituzione dovrebbero vergognarsi di non difendere l’unico articolo che va difeso veramente.
La prima virtù d’un politico è non averne troppe; la seconda, neutralizzare quelle degli avversari.
Quelli che comandano di più son quelli che fanno meno rumore.
Quando mi arrivò la tessera della P2 rimasi offeso perché sopra c’era scritto “apprendista muratore”: ma come, io ero un costruttore affermato!