Platone – Politica
La democrazia si muta in dispotismo.
La democrazia si muta in dispotismo.
Se ad essi proprio nel momento in cui giacciono insieme si accostasse Efesto con i propri strumenti e domandasse “Cos’è dunque, uomini, che volete che vi succeda l’un l’altro?” e, trovandosi essi in difficoltà, chiedesse ancora: “Forse agognate questo, di congiungervi indissolubilmente l’uno con l’altro in una sola cosa, così da non lasciarvi tra di voi nè di giorno nè di notte? Perchè se bramate questo, sono pronto a fondervi insieme e a comporvi in una sola natura fino al punto che da due diventiate uno solo”.
Dobbiamo preoccuparci quando sentiamo i politici dire: “su questo tema dobbiamo aprire un confronto”. Dai confronti fra politici nasce quasi sempre un affronto verso le persone per bene.
È meglio la peggiore delle democrazie della migliore di tutte le dittature.
Lei è di destra come il padre e con le labbrucce siliconate spara a zero contro Berlusconi, poi però fa chiamare il padre per farsi produrre il film.
Aspetto quel 30 febbraio di un qualsiasi e rigoglioso anno giubilare disparo che vedrà finalmente al potere filosofi socratici, possibilmente radicali.
Dire che non siete tutti uguali, prendere le distanze, è un mantra, può anche darsi che sia vero ma sono sempre distinzioni fatte fra gli ultimi in classifica. Possono servire forse per qualche attenuante, ma certo non per una assoluzione.