Henry Kissinger – Politica
La debolezza ha sempre rappresentato una tentazione ad usare la forza.
La debolezza ha sempre rappresentato una tentazione ad usare la forza.
Quando penso al Duce mi viene in mente la dittatura del fascismo, quando penso a Berlinguer mi viene in mente un comunismo forte, quando penso a Moro mi viene in mente una DC aperta a sinistra, quando penso a Craxi mi viene in mente un Socialismo anomalo e le tangenti, quando penso a Silvio mi sforzo a ricordare qualcosa di Politico ma ho un vuoto di memoria.
Penso che ogni tanto qualche scappellotto ci voglia per questo tipo di bambinacce. L’elemento della truffa è quello che più mi colpisce. Non c’è stata e non c’è fino ad ora –se ci sarà lo dirò– una censura della Rai e del cattivo Berlusconi contro la satira della Guzzanti. C’è stato un tentativo evidente di guadagnarsi la censura da parte della Guzzanti, che ha associato alla satira, cioè al suo mestiere, un altro mestriere, quello del comizio politico “de paese”, “de borgata”, quello violento, duro, in cui le è scappata anche la famosa espressione “razza ebraica”, perché la ragazza è molto ignorante. La cosa che mi dispiace è la violazione del sacro canone del mestiere dell’attore. Uno fa la satira, punto e basta. Se uno attraverso la satira – come avvenne con Daniele Luttazzi – vuole fare campagna elettorale a favore del proprio partito, non va più in televisione. Molto semplice: non è censura, sono regole, regole sane.
Tirannide.Indistintamente si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzione delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto eluderle, con sicurezza di impunità. E quindi, o questo Infrangi_legge sia ereditario, o sia elettivo, usurpatore, o legittimo; buono o tristo; uno o molti; Ad ogni modo, chiunque ha una forza effettiva che basti a fare ciò, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo che lo sopporta, è schiavo.
Il politico è colui che non ti fa studiare, per risparmiarti la fatica; e poi ti dice che il sole sorge tutte le mattine grazie a lui.
La malagiustizia costa molto a tutti, ma soprattutto costa tutto a troppi.
È guerra aperta.Al centro dell’attenzionei protagonisti si scontrano,fioccano le scommessesu chi ammazzerà l’altro.Ma gli scommettitori non si accorgonoche sono loro i veri morti.