Arturo Donadoni – Preghiere
In preghiera le ginocchia baciano la terra come labbra che baciano la mamma.
In preghiera le ginocchia baciano la terra come labbra che baciano la mamma.
Sarebbe bello poter credere in te Dio, avere la certezza che il mio sonno sia cullato dai tuoi Angeli e la mia vita cammini sui tuoi passi.Sarebbe bello avere la speranza di non essere sola e di poter riporre in te i miei tormenti e le mie paure.Sarebbe bello nell’ultimo atto della mia vita, credere che ci sarai tu ad accogliermi.Se ci sei, guardami: io ora indosso la corazza della vita, quella che ho dovuto costruirmi per ripararmi dai colpi che ho ricevuto e che riceverò. L’ho dovuta costruire quando non ti ho trovato nei miei momenti di terrore, quando ero a terra, quando il dolore pareva lacerare le mie carni e adesso che penso di essere forte non riesco a fidarmi ancora di te. La paura è tanta che supera anche la voglia di conoscerti e di abbandonarmi solo per un attimo tra le tue braccia, per trovare il giusto riposo dell’uomo.
Quando l’ovvio e il logicosono soggetti a temporaneitànon sono più talima diventano stupidità.
Il corpo contamina lo spirito.
La saggezza è la consapevolezzadel male che riesci a fare.
C’è chi si reputa professionista perché si fà pagare, e c’è chi si fa pagare perché professionista.
Cos’è la poesia se non un inconscio dolce ricordo di ciò che è già stato. Dimmi cosa è per te.