Johann Wolfgang Goethe – Progresso
Quale saggia o stupida cosa potrebbe mai ideare l’uomo che non sia già stata concepita da secoli?
Quale saggia o stupida cosa potrebbe mai ideare l’uomo che non sia già stata concepita da secoli?
Il progresso non è altro che brancolare da un errore all’altro.
L’amore è certo l’unica cosa al mondo che renda una persona necessaria.
Quando non riusciamo ad andare avanti, vuol dire che qualcosa di noi è rimasto indietro.
Il mondo non ci sta guardando, il mondo Si sta guardando! (da “Live8”)
“Ecco le tue solite fantasie – disse Alberto – tu esageri tutto, e in questo caso hai per lo meno il torto di paragonare il suicidio di cui ora è questione, con delle grandi gesta, mentre esso non può esser considerato che come una debolezza, poiché certo è più facile morire che sopportare con fermezza una vita dolorosa”.Ero sul punto di interrompere il discorso, perché niente mi mette così fuori dei gangheri come vedere qualcuno armato di insignificanti luoghi comuni mentre io parlo con tutto il cuore. Pure mi contenni, perché molte volte ho sentito addurre quell’argomento e me ne sono indignato; risposi dunque alquanto vivamente: “Tu lo chiami una debolezza? Ti prego, non lasciarti ingannare dall’apparenza. Puoi chiamare debole un popolo che geme sotto il giogo di un tiranno se, infine, fremendo, spezza le sue catene? Un uomo che nel terrore di vedere la sua casa in preda alle fiamme sente le sue forze centuplicate, e solleva facilmente dei pesi che a mente calma potrebbe appena muovere? E uno che nel calore dell’offesa ne affronta sei, e li vince, tu lo chiami debole? E, mio caro, se lo sforzo costituisce la forza, perché lo sforzo supremo dovrebbe essere il contrario?”
Amo quelli che desiderano l’impossibile.