Silvana Stremiz – Religione
Dio a volte è troppo complicato per essere compreso da noi uomini.
Dio a volte è troppo complicato per essere compreso da noi uomini.
Il Signore castiga chi ama.(Ebrei, cap. 12, v. 6)
Non credo abbia importanza il nome che si dà a Dio. Dio non si offende se è conosciuto come Gesù o Allah, o Buddha o Jehovah, o anche soltanto come Tu!… perché se è Dio, allora sa che noi siamo esseri finiti e non comprendiamo molte cose.
L’amore è un emozione incontrollabile che scaturisce dal profondo, non bussa, arriva travolge. Non chiede…
I figli di Dio erano in preda alla follia, abbandonati da lei, rifiutati conoscendone i motivi, commisero i più vili raggiri perché non lasciasse almeno Dio, di cui erano al servizio. Gli angeli e Dio stesso cercarono di circuirla, ma lei percepì la loro malvagità e doppiezza, e si rifiutò sempre a loro, essendo il suo cuore già perduto, dall’inizio dei tempi, per un altro. Dalla miseria della perdita di questa ghiottoneria e dell’errore l’uomo si rivolse al pappa ed esso proferì una sentenza atroce, di cui se ne sentirà l’eco per i millenni: se Dio non l’avesse avuta alla festa della sua mensa (e non come ospite), allora nessuno l’avrebbe avuta avuta mai, divise i due attraverso il Cristo, e di questo fu profondamente soddisfatto. Insieme a Dio e agli angeli perse per sempre la Santità e la Ragione, posto le abbiano mai avute, vi furono battaglie sotto la terra e nell’aria e il mondo non fu mai più come prima.
Una cosa è ascoltare, un’altra è “sentire”, tutti distrattamente ascoltano ma pochi “sentono”.
Ma tutti dovrebbero guardare con rispetto come un popolo venga liberato dall’umiliazione di infliggere la sofferenza; come la vittima sia riscattata dal suo tormento e l’aguzzino dalla maledizione, che è peggio di qualsiasi tormento.