Daniele De Patre – Religione
Siamo dei semplici strumenti nelle mani di Dio. Lasciamoci “usare” da Lui, ne uscirà una bella opera!
Siamo dei semplici strumenti nelle mani di Dio. Lasciamoci “usare” da Lui, ne uscirà una bella opera!
Per l’uomo veramente religioso niente è peccato.
Ciò che per me è importante, certamente non lo è per te. Però, non lamentarti se ciò che è importante per te, dall’altra parte non troverà alcun riscontro.
Sarebbe bello se noi umani potessimo essere trasformati in animali, ma non secondo i nostri desideri, bensì rispettando le proprie condizioni caratteriali e comportamentali. A mio parere le specie che andrebbero per la maggiore sarebbero: iene, struzzi, pecore, polli e soprattutto vermi. Direi un’invasione!
Amicizia è una parola per la cui pronuncia farei pagare un contributo. Questa sì che…
Quand’ero fanciullo, Dio mi teneva per mano, ma io fuggii da lui, e, nella mia giovinezza, avendo bisogno di pace, dissi: voglio trovarlo. Frugai la città con la mia lampada così tersa e pulita che i miei compagni me la invidiavano. Cercai diligentemente per la campagna; con una candela cercai fra le stelle; mi feci umile e strisciai sulla terra guardando nelle buche delle volpi e sotto i petali dei fiori. Ma non trovai né verità né riposo, perché, come un bambino senza intelletto e come molti uomini prima di me, avevo dimenticato che cosa cercavo. Così riposi la mia lampada e la mia candela, gettai via le mie chiavi e piansi, e subito la Sua luce fu dentro di me. Quando tornai alla città, non ero vuoto di essa. Ora sono io nella libertà della Sua prigione, sebbene tutto il mondo martelli alla porta. Dammi la tua mano, o Dio, quando Tu mi chiami fuori.
Nella vita le nuvole saranno anche tante, ma un raggio di sole prima o poi le attraverserà.