Carlo Peparello – Religione
Nessuna icona può rispecchiare le speranze illusorie di tutti. Per questo non credo in un Dio unico, ma in un potere unico.
Nessuna icona può rispecchiare le speranze illusorie di tutti. Per questo non credo in un Dio unico, ma in un potere unico.
Siamo devoti alla Madonna e saremo sempre salvi da ogni pericolo.
Al contrario di altre cose nella vita, non occorre possedere un animale per capirne l’importanza. Ti basta guardarne uno negli occhi per rendersi conto che il male non gli appartiene.
Una volta in risposta alla domanda: “Lei crede nel Dio di Spinoza?”, Einstein rispose così: “Non posso rispondere con un semplice sì o no. Io non sono ateo e non penso di potermi chiamare panteista. Noi siamo nella situazione di un bambino piccolo che entra in una vasta biblioteca riempita di libri scritti in molte lingue diverse. Il bambino sa che qualcuno deve aver scritto quei libri. Egli non conosce come. Il bambino sospetta che debba esserci un ordine misterioso nella sistemazione di quei libri, ma non conosce quale sia. Questo mi sembra essere il comportamento dell’essere umano più intelligente nei confronti di Dio. Noi vediamo un universo meravigliosamente ordinato che rispetta leggi precise, che possiamo però comprendere solo in modo oscuro. I nostri limitati pensieri non possono afferrare la forza misteriosa che muove le costellazioni. Mi affascina il panteismo di Spinoza, ma ammiro ben di più il suo contributo al pensiero moderno, perché egli è il primo filosofo che tratta il corpo e l’anima come un’unità e non come due cose separate”.
Da quando vi sono uomini, l’uomo ha gioito troppo poco: solo questo, fratelli, è il nostro peccato originale.
La conoscenza è fatta di una materia più dura di quella della fede sicché, quando si urtano, è la fede a spaccarsi.
Assolutizzare il bisogno vuol dire porre il nostro bisogno in competizione con il disegno di Dio.