Carlo Peparello – Religione
Nessuna icona può rispecchiare le speranze illusorie di tutti. Per questo non credo in un Dio unico, ma in un potere unico.
Nessuna icona può rispecchiare le speranze illusorie di tutti. Per questo non credo in un Dio unico, ma in un potere unico.
Noi nasciamo credendo. Un uomo produce credi come un albero le mele.
Natale è gioia e allegria: tutto questo dobbiamo ripeterlo al mondo intero perché il mondo abbia la gioia di Dio.
Se Dio dovesse gettarci via a causa della nostra umanità corrotta noi non esisteremmo più da tempo! Invece il suo amore è infinito, paziente, è questo che noi tutti dovremmo imparare.
La grandezza la si deve misurare nei confronti con Dio. Quanto più uno si avvicina a Dio tanto più s’innalza.
“Sono venuto a portare il fuoco sulla terra. E come vorrei che fosse già acceso!”(Lc12,49)È questo fuoco che brucia ogni paura, che fa partire, che rende ogni cosa possibile, che fa sperimentare nella povertà, paradossalmente, la bellezza della vita, che fa scorgere nel volto degli ultimi il volto di Gesù. È questo fuoco che mi conduce sempre verso ciò che è incerto, precario, incomprensibile e fino a quando arderà, sarò al sicuro perché il Signore sarà con me.
La differenza fra credere e non credere in una forza o energia impersonale chiamata Dio, o Creatore dell’Universo, o Complessità Suprema, come preferisci, è la stessa differenza tra password e pin: cioè, nessuna! Entrambi necessitano di una conferma personale e inequivocabile per essere autenticati.