Lella Mingardi – Religione
Per cominciare a far posto al nostro io divino, dobbiamo togliere il nostro io umano, solo così Gesù potrà vivere in noi!
Per cominciare a far posto al nostro io divino, dobbiamo togliere il nostro io umano, solo così Gesù potrà vivere in noi!
Le sterminate proiezioni rivisitano templi e musei…Con generosa tollerenza, nel grembo di ogni terra Santa, rievoco la Mestà nostra.Negli altari di pietra, ripongo i pensieri di tutti, sperando in una riconcigliazione protesa verso cieli dalle infinite lune.Quand’ecco sciogliersi i cumoli di sale che danno sapore a terreni fertili.Nell’ascolto costante, privo di condanne verso i miei simili, proseguo la via che conduce nel deserto di pace e tranquillità.Non sperperiamo il nostro puro nutrimento in vane ricerche…ognuno, nel suo andare, porti con sé preziosa prudenza.
Attenti ai falsi predicatori, spacciatori di vane promesse, coercitori di pensieri, addestrati a intrappolare le anime dei semplici in principi e dogmi che fanno della vita una schiavitù una alienazione mentre vi parlano come colombe hanno serpi velenose invece di anime!
Fra “Dio c’è”” e “”Dio non c’è”” si estende un campo vastissimo, che con grande fatica un autentico saggio attraversa.”
L’uomo non deve ingoiare più credi di quanti può digerire.
Anche la bestemmia, come conferma il libro di Giobbe, è una forma di preghiera. Esprime un’istanza metafisica, tipica della preghiera degli atei, nel limite e nella solitudine: è una forma di superamento del limite imposta dall’impotenza che l’uomo avverte per sé.
L’Abate passò il resto dei suoi giorni tra carcere e convento in continui atti d’abiura, finché non morì, senza aver capito, dopo una vita intera dedicata alla fede, in che cosa mai credesse, ma cercando di credervi fermamente fino all’ultimo.