Jack Kevorkian – Religione
Certo che ho un Dio,il mio è Johann Sebastian Bach,e non è un personaggio inventato.
Certo che ho un Dio,il mio è Johann Sebastian Bach,e non è un personaggio inventato.
Ogni setta, di qualunque genere sia, è uno schieramento del dubbio e dell’errore.
Anche il disagio è fonte di vocazione: è segno che Dio ci chiama a vivere in modo diverso certi rapporti e certe esperienze.
Meraviglioso sia ogni vostro momento. Dio vi tenda la sua mano e accompagni il vostro cammino verso l’amorevole destino.
Ho vissuto Dio, ci ho creduto senza riserve, poi mi sono fatta delle domande e l’ho perso per strada, fra i tormenti della vita. E temo che una volta che lui se ne va da noi, è quasi impossibile che possa tornare.
Con le braccia aperte, spalancate, inchiodate ad una croce hai accolto su di te ogni tenebra di questo mondo, con il tuo capo hai squarciato i cieli e sei salito al cielo, ricordando all’umanità il tuo sacrificio d’amore. Nulla è importante come questo avvenimento, dare la vita per i propri amici, dare la vita per la remissione dei peccati, dare la vita per noi per allontanarci dalle tenebre e rinascere in nuova luce.
I geni, nelle inaudite profondità dell’assurdo e della storia pura, situati per così dire al di sopra dei dogmi propongono le loro idee a Dio. La loro preghiera offre audacemente la discussione. La loro adorazione interroga. Questa è la religione diretta, piena d’ansietà e di responsabilità per chi ne tenta l’erta.