Angela Cicolari – Religione
Se è Dio ad insultare lo spirito si può autoperdonare?
Se è Dio ad insultare lo spirito si può autoperdonare?
Non si può parlare di fede senza includere il perdono, ma si può perdonare anche senza includere la fede.
La ragione ha sicuramente dei limiti, ma non è certo con la religione che possiamo superarli.
Il successo nella vita spirituale non è dato da eventi eccezionali ma da dedizione quotidiana.
Il livello d’intensità fluttua a seconda dei tempi e dei luoghi, ma è una verità incontestabile che la religione non si accontenta – e sul lungo periodo non può farlo – delle proprie straordinarie pretese e delle proprie sublimi certezze. Essa deve cercare di interferire con la vita dei non credenti, degli eretici o degli adepti delle altre fedi. Può parlare di beatitudine nell’altro mondo, ma vuole il potere in questo. E non c’è da aspettarsi altro. In fin dei conti è uh prodotto esclusivamente umano. E non avendo fiducia in ciò che essa stessa predica non può consentire alla coesistenza delle altre fedi.
Tra necessità e avidità c’è una differenza sostanziale, che le apparenze non nascondono, né salvano dal risultato.
Intelligenza, muscoli, cuore e amore, diventano nocivi e pericolosi se si estraggono dall’essere come spirito, per potersene vestire e goderne in questo potere.