Friedrich Wilhelm Nietzsche – Religione
Già la parola “cristianesimo” è un equivoco; in fondo è esistito un solo cristiano e questi morì sulla croce.
Già la parola “cristianesimo” è un equivoco; in fondo è esistito un solo cristiano e questi morì sulla croce.
La religione è la matematica dei poveri di spirito.
Se Dio s’è degnato di predisporre quel colpo perché m’amava…
Per alcuni la speranza è “Dio”, per me è il domani, quel giorno che deve ancora compiersi, candido, pieno di futuro.
Quando vi trattano da scemo, consolatevi di tutto cuore, perché un’ottima porzione il Signore vi ha donato in tale occasione, facendovi simile al suo diletto Figlio.
Il Signore non sta nel tabernacolo per sé, ma per noi, perché ama stare vicino ai figli degli uomini e sa pure che abbiamo bisogno della sua presenza.
Essendo un amante della libertà, quando avvenne la rivoluzione in Germania, guardai con fiducia alle università sapendo che queste si erano sempre vantate della loro devozione alla causa della verità. Ma le università vennero zittite. Allora guardai ai grandi editori dei quotidiani che in ardenti editoriali proclamavano il loro amore per la libertà. Ma anche loro, come le università vennero ridotti al silenzio, soffocati nell’arco di poche settimane. Solo la Chiesa rimase ferma in piedi a sbarrare la strada alle campagne di Hitler per sopprimere la verità. Io non ho mai provato nessun interesse particolare per la Chiesa prima, ma ora provo nei suoi confronti grande affetto e ammirazione, perché la Chiesa da sola ha avuto il coraggio e l’ostinazione per sostenere la verità intellettuale e la libertà morale. Devo confessare che ciò che io una volta disprezzavo, ora lodo incondizionatamente.