Pitti Dolciricordi – Religione
Dio non vuole essere usato come l’ombrello che usiamo solo quando piove.
Dio non vuole essere usato come l’ombrello che usiamo solo quando piove.
Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filatteri e allungano le frange; amano posti d’onore nei convitti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare ‘rabbì dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare ‘rabbì, perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno ‘padrè sulla terra, perché uno solo è il padre vostro, quello del cielo.
Il credente ha bisogno di credere, non di essere sicuro.
Egli cercò di diventare occhi per il cieco, orecchi per il sordo e grido sulle labbra di coloro la cui lingua era stata serrata. Il suo desiderio era di essere la tromba con cui potessero arrivare al cielo le moltitudini che mai avevano avuto voce.
Chi è Dio, se non colui che ci costringe a porci questo interrogativo?
Quando l’uomo scomparirà dalla faccia della terra, scompariranno anche gli inutili dei che ha creato.
La mia vita è fedeltà alla mia fede.