Jean-Guy Paradis – Religione
La preghiera è uno stato; essa è più l’azione di Dio in me che l’azione mia verso di lui.
La preghiera è uno stato; essa è più l’azione di Dio in me che l’azione mia verso di lui.
Il più grande uomo della storia era il più povero.
L’unica religione che accetto è quella che mi fa riflettere e non impone. Quella che mi fa condividere con gli altri per ricevere dagli altri.
Quando il diavolo di Goethe dice: “se non mi fossi riservata la fiamma non avrei nulla per me” mentisce come sempre. Neppure la fiamma appartiene all’eterno Diseredato. Come Dio s’è riservato, tra i giorni, quello del riposo e tra i liquori della vita il sangue Egli ha preso per sé, tra gli elementi, l’amorosa tremendità del fuoco.
Abbiamo tutti idee e sentimenti potenziali che passeranno dalla potenza all’azione solo se giunge chi ce li risvegli. Ognuno di noi porta dentro di sé un Lazzaro che ha solo bisogno di un Cristo che lo resusciti. Disgraziati i poveri Lazzari che terminano la loro carriera di amori e di dolori apparenti, senza aver incontrato il Cristo che dica loro: alzati!
La vita nel grembo materno dura, circa, nove mesi; quella terrena, anche di più di cent’anni; quella eterna non finisce mai.
Cristo, come lievito divino, penetra sempre più profondamente nel presente della vita dell’umanità diffondendo l’opera della salvezza di Lui compiuta nel Mistero pasquale. Egli avvolge inoltre nel suo dominio salvifico anche tutto il passato del genere umano, cominciando dal primo Adamo.