Friedrich Wilhelm Nietzsche – Religione
La nostra fede in altri rivela in che cosa noi vorremmo credere di noi stessi. Il nostro anelare ad un amico è ciò che ci tradisce.
La nostra fede in altri rivela in che cosa noi vorremmo credere di noi stessi. Il nostro anelare ad un amico è ciò che ci tradisce.
Al mondo ci sono persone che si definiscono atee ma quando ci parli assieme capisci che hanno una fede incredibile solo che ancora non lo sanno. Viceversa esistono persone dedite alla propria religione e che si definiscono fedeli ma che in realtà non hanno idea di che cosa sia la fede.
Ho incontrato Cristo, credevo fosse un’uomo; non mi ero accorto che Lui abitava già dentro al mio mondo, tanto vicino che calpestavo indifferente il Suo Amore, ho incontrato la sua Luce nel mio cammino, tanto forte da abbagliare questo mio spirito avvolto nelle illusioni di questo sogno che vivoho incontrato il Suo Amore che ha ristabilito in equilibrio il pensiero della mia incapacità di comprendere la verità, sono stato avvolto dalla Sua misericordia perché ero povero, mi ha liberato dal mio io donandomi la sua conoscenza; egli: mi ama da sempre come padre come madre.Ho incontrato il Suo Amoreho guardato nei suoi occhiho visto la mia trasformazioneora,:ti posso vedere nella trasparenza del ventoascoltare nel silenzio della mia coscienza, respirare nella vitanel tutto che tu sei grande vibrazione d’amore.
Mente ReligiosaSe il tuo Essere è alla ricerca o ha trovato la dipendenza da:un Maestro – una Chiesa – un Altare – una Reliquiasalmodiando preghiere ripetitive.Oppurenega tutto ciò per una Ideologia di Stato o Personalerecitando motti o slogan ripetitivi;in Te dimora una Menteche crede o non crede nella Religione.Se il tuo Esserevive nel respiro dell’Esistenzacondividendo e rispettando consapevolmentein semplicità la propria e le infinite vitecreate nel divenire della Natura,in Te dimora una Mente Religiosa.
Che abbiamo in comune col bocciolo di rosa che trema perché sul suo corpo si…
Pasqua, sottrae l’uomo dalla nebbia e lo trasporta con le sue ali a contemplare la primavera. Non c’è atto più bello di quell’atto di risveglio di fede, di sole splendente, di cielo turchese, di amore e vita, dove il devoto, ma anche i profani, si uniscono in una nuova rinascita, di coscienze nuove, e cuori che hanno unico scopo: la pace e prosperità nel bene dell’umanità.
Ignoranza e paura, ecco i due sostegni di tutte le religioni. L’incertezza in cui l’uomo si trova in rapporto al proprio Dio è precisamente il motivo che lo tiene aggrappato alla sua religione.