Papa Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla) – Religione
Vegliate, non sapete quando egli verrà.
Vegliate, non sapete quando egli verrà.
All’inizio e alla fine abbiamo il mistero. Potremmo dire che abbiamo il disegno di Dio. A questo mistero la matematica ci avvicina, senza penetrarlo.
Nulla consuma il corpo quanto l’ansia e chi ha fede in Dio dovrebbe vergognarsi di essere preoccupato per qualsivoglia cosa.
Perché si è perduto il paradiso? L’uomo mangiando ciò che non doveva, ha cominciato a pensare di essere diventato, grazie a questo cibo, superiore al suo creatore, più arguto, più capace, più fortunato, più dotato. Ha cominciato a fare lui il casting della vita, sulla scia di quello che aveva già trovato pronto, prendendosi pure quello come frutto dei suoi talenti, distribuendolo tra i figli. Ma mi chiedo, se qualcosa di simile capitasse anche al creatore, diventerebbe tutto un circolo vizioso?
Il piacere è una religione, il corpo il suo tempio.
Dio gioca di sponda a biliardo. Ci aspettiamo sempre un tiro diritto, e quando la palla colpisce la sponda senza aver fatto neppure un punto, ci allontaniamo dalla sala sconsolati e tristi ancor prima che la sfera abbia finito per intero tutto il suo tragitto.
Una religione è tanto meno vera quanto più è nazionale, cioò mista a scorie.