Federico Tetsuya – Ricchezza & Povertà
Pensavo erroneamente che il denaro aiutasse a raggiungere la felicità, fino a quando non vidi due zingari che giocavano con un pallone di carta, erano più felici di me.
Pensavo erroneamente che il denaro aiutasse a raggiungere la felicità, fino a quando non vidi due zingari che giocavano con un pallone di carta, erano più felici di me.
Chissà perché molto spesso chi è ricco alla domanda su quanto interesse dà al denaro risponde: “nessuna”.
Nei locali di Saint Tropez e in altri locali, sparsi per il mondo, per i cosidetti “vip”, una bottiglia di champagne arriva a costare anche cinquantamila euro e c’è gente che ne beve decine in una sera. Questo accade mentre due terzi dell’umanità muore di fame e di sete. Io spero che esista un Dio e spero che sia incazzato come me!
A due passi da chi soffre per la dilagante povertà che lo affligge, c’è chi al contrario sperpera i suoi soldi, accumulando insensatezze per il solo gusto di comprare, fregandosene di chi non ha niente. Questa è la vita.
Se fossimo tutti ricchi si ritornerebbe ad essere poveri all’elemosina del pane.
Quello che veramente serve costa poco. Soltanto il superfluo costa molto.
Il cuore è una ricchezza che non si vende, ma si regala.