Franco Paolucci – Ricordi
Ambiamo all’eternità ignorando l’eternità della nostra storia.
Ambiamo all’eternità ignorando l’eternità della nostra storia.
La distanza in certe anime si annulla percorrendo gli antri dei ricordi.
Mi avvicino… sento il tuo odore e la mia mente mi porta ai ricordi della mia infanzia… rumori di risate, profumo del sugo buono, filastrocche e canzoni di altri tempi e ninna nanne che ormai nessuno canta più… forte… si… tu forte come una roccia davi sicurezza e certezza alla mia vita! Mi avvicino e sei piccola indifesa come lo ero io quando ti prendevi cura di me! Ti accarezzo e i bacio e vorrei che fossi tu a farlo, ti ho chiamata hai accennato un sorriso e nel mio cuore spero solo tu mi abbai riconosciuta. Vorrei raccontarti tante cose ma non ci riesco e spero solo tu possa sentire col cuore quello che ormai la mente non ti fa più sentire. Vorrei tenerti con me per sempre e questo sarà fatto perché nemmeno la morte riuscirà a portarti via dai miei ricordi dal mio sangue dalla mia anima e dal mio cuore. Nonna ti amo.
Cos’è un ricordo? Qualcosa che hai o qualcosa che hai perso per sempre?
Quei ricordi bruciavano ancora del calore delle sue labbra.
Sono i vuoti che riempiono i silenzi, non i ricordi. I ricordi non sono altro che echi del cuore.
Il cielo registra in un suo rotolo ogni storia personale e la sintetizza nel DNA.