Daniele De Patre – Ricordi
Pensò quanto fosse importante camminare sulla “sabbia”. Tornò a ritroso, riconobbe i suoi passi, capì quanta e quale strada aveva percorso.
Pensò quanto fosse importante camminare sulla “sabbia”. Tornò a ritroso, riconobbe i suoi passi, capì quanta e quale strada aveva percorso.
Raramente la mente segue il cuore, ma i ricordi sempre.
Il primo sapore che ho conosciuto, e di cui conservo memoria, è il sapore del viaggio.
Fino a quando si lascia in sospeso qualcosa, il passato non potrà mai divenire passato.
Sono con te nei sorrisi che fai e nelle lacrime che dagli occhi scendono sul tuo viso. Sono con te anche nell’assenza di me; cercami in ogni parola che ti ho dedicato e mi troverai.
Ho dei ricordi preziosi anch’io come tutti. Ho delle lacrime che segrete sono nate e segrete sono rimaste nel tempo. Ho dei sorrisi regalati di nascosto a qualcuno che se li è rubati senza restituirmeli mai più. Ho dolori e rabbia nascosta in un angolo dell’anima che spesso esce alla luce dando voce a un lato di me troppo stanco. Ho sogni e speranze dentro al cuore che voglio realizzare, ma la paura spesso mi frena. Ho una mente per valutare molte delle cose che spesso all’anima e al cuore sfuggono.
Spesso crediamo di ottenere risultati stando in prima fila, alzando la voce o gonfiando il petto. Il più delle volte questi atteggiamenti non servono. Mettersi in ultima fila, restare in silenzio, abbassare lo sguardo, non sono sinonimo di debolezza o di sconfitta. Producono effetti “devastanti”.