Antonio Rega – Silenzio
Non interrompere mai la pazienza altrui, potresti sprofondare nel silenzio.
Non interrompere mai la pazienza altrui, potresti sprofondare nel silenzio.
Non pensare mai che il mio silenzio sia una forma di debolezza. Perché parlare, dare fiato alla bocca è facile,ma restare in silenzio di fronte a provocazioni, e altre stupide e cattive azioni è atto di grandissima forza!
Posso pure apparire una persona complicata, ma a chi mi regala una carezza dono il…
Pensare di girare le spalle e andarsene per dimenticare un amore che fa soffrire per tornare a vivere non è una soluzione, perché un vero amore anche se lo rinchiudi nel cassetto dei ricordi non troverà mai morte.
Si dovrebbe istituire la giornata del silenzio. Il silenzio quello vero. Per un santo giorno tutti zitti. Nessun “ciao”, “buongiorno” o “buonasera”. Nessuna parola di cortesia, nessun insulto, nessuna telefonata per strada, o tra le corsie di un supermercato, nessuno spreco di fiato. Cosi se proprio ci teniamo a dimostrare qualcosa, siamo costretti ad agire, a prendere carta e penna e scrivere, a salire in auto e presentarci di persona, a suonare un campanello con un sorriso, con il broncio, o quel che ci pare. Non ci sarà il bisogno di parlare. Per un solo giorno, forse, non daremmo per scontato il valore delle parole.
Silenzi del cuore risuonano come echi lontani di gioie passate, pesano come macigni sul anime morte, anelano a sprazzi di luce che squarcino tenebre di dolore. La speranza come onda potente spacca gli argini della rabbia, la giaia prorompe e invade ogni angolo della vita emerge dal dolore e ridona luce a tutto l’essere. Mani amiche ti risollevano e ti consolano in un dolcissimo atto di umana pietà.
Le parole non bastano, e allora parla il silenzio che nasce dalla solitudine.