Moreno Michielin – Silenzio
Sordo silenzio, lassù nel tuo paradiso stellato mi accompagni dimmi, parlami, sfogati, io ti ascolto.
Sordo silenzio, lassù nel tuo paradiso stellato mi accompagni dimmi, parlami, sfogati, io ti ascolto.
Se il silenzio è l’arte dei più forti, è anche il rifugio degli incapaci che non riescono a far altro che nascondersi.
Il silenzio di due innamorati che si guardano intensamente negli occhi fa più rumore di mille parole.
Non il corpo è, ma l’essere che in esso vive: è un vestito che si lacera nel tempo, fai attenzione non adorare quello che vedi ma ama ciò che sai di essere.
Il silenzio viene apprezzato solo dai sognatori, ci aiuta a guardare il mondo che è intorno a noi per non farci dimenticare di soffermarci, almeno per un po’, sul mondo dentro di noi che e sa dare ancora tanto amore. Kant ha voluto che sulla sua tomba fosse indicata questa frase: “il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me” è evidente che per vedere la bellezza di un cielo pieno di stelle occorre il silenzio aprire gli occhi, ma se non si chiudono mai non si possiamo scoprire la legge morale dentro di noi, che nella concezione del filosofo è parte del mondo che ci appartiene, che è dentro in ciascuno di noi. E dico: silenzio!
Il trionfo della comunicazione è due silenzi che parlano la stessa lingua.
Quello che miei occhi hanno già espresso è solo la verità, non ti parlerò in questa folla di pazzi, perché la menzogna, le bugie ci sono dappertutto, ma qui in questa stanza, nel silenzio, capirai, senza sbagliare, quello che di vero e sincero è nel mio cuore.