Dante Castellani – Silenzio
Le giornate avvolte dall’autunno, godono di un mistico silenzio, dove anche le anime tribolate, trovano pace.
Le giornate avvolte dall’autunno, godono di un mistico silenzio, dove anche le anime tribolate, trovano pace.
Che strano il silenzio, spesso fa più male di mille brutte parole.
Se di fronte ad una domanda cala il silenzio, è solo perché non esiste una valida risposta.
Amo il silenzio perché non pone domande e non esige risposte. Compagno fedele dei miei viaggi mentali.
Amo troppo il silenzio della notte, quando tutti si cullano tra le braccia di Morfeo e nella valle silenziosa si ode il bramito del cervo… quando dal bosco, il suono del calpestio delle foglie secche, arriva amplificato… quando il ruscello mormora inciampando tra i sassi… quando lo scoiattolo percorre la ringhiera e si tuffa sulla magnolia. Amo troppo il silenzio notturno; mi aiuta a pensare a riflettere a ricordare.
Le parole inutili e insignificanti della gente. Il silenzio, il valore di un silenzio. Il silenzio ascolta, valuta e parla laddove l’imbecillità regna. Padrone di se lavora, ferisce e uccide. Il silenzio; un’arma potentissima che cessa nel momento dovuto e voluto per schiacciare al suolo chi ha fin troppo parlato!
Nel silenzio del mio studio, ascolto il rumore incessante di una umanità che cerca se stessa, persa negli anfratti della vita, ha smarrito il senso dell’appartenenza e chiassosa si avvia verso l’oblio, per non sentire il grido di innumerevoli altre anime sole, perse anch’esse, perché nessuno sapeva ascoltarle nel frastuono generale che si generava.