Enrico Giuffrida – Silenzio
Tra le aurore glaciali del silenzio, divampa il più intimo pathos.
Tra le aurore glaciali del silenzio, divampa il più intimo pathos.
I mie silenzi mal contengono l’impeto dei miei pensieri.
Quante emozioni nel silenzio. Quante parole leggi nel tuo cuore mentre percorri le strade della notte. E conti le stelle nel cielo disegnando un volto e sul viso affiora un sorriso perché è lo stesso che hai impresso nel tuo cuore.
Quando qualcuno mi delude, allora mi affido al silenzio.
L’attenzione si attira di più stando in silenzio, che con un forte baccano.
Ascolto in silenzio il mio silenzio sfumature di colori indefiniti un’arcobaleno di ricordi e di realtà’ un’orologio gocciolante di tempo dove non esiste pace ma guerra tra i colori indefinito un viso forse il mio di come poteva essere e non è’ stato di come è e di come poteva essere vissuto forse anche i sogni ingialliscono o siamo noi che perdiamo gocce di vita.
I pensieri fanno rumore nutrendosi di silenzi.