Antonella Coletta – Silenzio
Ne dicono di cose le persone. Specialmente con lunghi silenzi.
Ne dicono di cose le persone. Specialmente con lunghi silenzi.
Quello che vorrei non lo dico, non lo dico mai. Lo lascio lì, rinchiuso a chiave in un silenzio che mi urla dentro.
Ciò che unisce davvero al di là del cuore e la simpatia, al di là delle strette di mano e delle pacche sulle spalle, sono la tenerezza, la complicità e le risate.
C’è un tempo per tutto. Anche per fare un passo indietro. In silenzio.
Cos’è il silenzio. Forse l’idea muta che si sollazza di rassegnazione nell’io. È forse luogo temporale ove l’anima ascolta solo se stessa. Oppure piacevole andamento di pacatezza silente ritrovata dopo frastuoni di eventi, talvolta cercata, cullata da molti. Ma perché capita che, invece, in taluni diviene macigno posto a chiudere gli occhi anche a sogni che guardano oltre, che li frantuma, negando visibile così ogni panorama soleggiato di sensazioni. Il silenzio è spesso rumoroso d’effetti dolenti quando vi si riflette l’abbandono della voglia di vivere e non capacita nessuna mente a sentirsi libera da pericolosi incombenti pensieri di resa! Il silenzio non confronta alternative, a volte!
A volte le parole non servono, non arrivano, a volte un silenzio è più forte delle parole, sfiora e tocca l’anima.
Il silenzio, forse ancor più della parola, è la forma di comunicazione più intelligente da usare con gli stupidi.