Antonio Rega – Società
La sofferenza non fa distinzione di classe sociale, non vedo perché dovremmo farla noi.
La sofferenza non fa distinzione di classe sociale, non vedo perché dovremmo farla noi.
Viviamo in un mondo dove il giudizio è tutto e la Giustizia è niente.
Diveniamo schiavi di ciò che si aspettano da noi. Prigionieri nell’identità. E non possiamo fermarci a riposare, verremmo accusati di normalità. E le bianche notti sono come stelle, in un cielo nero che è la vita.
Ci siamo tutti scandalizzati spesso che persone hanno ucciso investendo da ubriachi sono libere dopo pochi mesi, a volte giorni.Eppure sarebbe molto semplice, basterebbe modificare il reato da omicidio colposo a doloso, quantomeno preterintenzionale.Si partirebbe tanto da reato corposo, per le discriminanti buon lavoro all’avvocatura.Troppo lunga in sede di governo?Lo facciano i consigli regionali, si può aver leggi esecutive in 30 giorni.È che non interessa, in Italia ci sono 574.215 auto blu.
Una donna è bella per le emozioni che trasmette e non per le vesti che indossa.
Le macerie gridano la rovina eterna degli dèi che popolano i Cosmi.
Ormai il concetto di uguaglianza non esiste che in matematica.