Charles Bukowski – Società
Io non ho mai capito la società. Io capisco che in un modo o nell’altro funziona, e che è una realtà; e che la sua realtà è necessaria per tenerci lontani da realtà peggiori.
Io non ho mai capito la società. Io capisco che in un modo o nell’altro funziona, e che è una realtà; e che la sua realtà è necessaria per tenerci lontani da realtà peggiori.
C’è un ebreo ad Amsterdam che è stato espulso dagli altri ebrei poiché non riconosce alcun altro maestro a parte la luce.
Non mi piace rubacchiare. Voglio tutto o niente.
È necessaria una profilassi morale contro tutto ciò che è collettivamente antivitale. (…) La classe di coloro che pensano, in tutti i campi, ha il dovere della guida del mondo, il dovere di adempiere alla propria funzione di centrale psichica dell’organismo collettivo, il dovere di farsi interprete della Legge e di indicare la via, perché la società e i suoi dirigenti sappiano e seguano.
Eppure la visione del mondo più comunemente adottata in un dato periodo dai componenti di una società è determinante tanto per l’economia quanto per la politica e per il costume di quella società.
Negli affari non ci sono amici, soltanto soci.
La libertà d’espressione è indispensabile quanto l’aria che respiriamo: senza di essa non potremmo sopravvivere.