Alexandre Cuissardes – Società
Un paese con uno stato che permette che i suoi cittadini si uccidano è un paese dove vige la pena di morte.
Un paese con uno stato che permette che i suoi cittadini si uccidano è un paese dove vige la pena di morte.
Restano in sella gli inamovibili, anche se odiati. Si candidano in politica altri magistrati. Non migliora il paese, non migliora la giustizia, la politica non peggiora soltanto perché peggio di così non può essere. Allora perché la gente dovrebbe migliorare?
Il cinquanta per cento del paese sa soltanto offendere perché offendere è facile e non richiede cervello. Il quaranta per cento sa soltanto criticare perché criticare è abbastanza facile e non richiede controprove. Il restante dieci per cento saprebbe anche fare ma visto come è il novanta per cento di noi forse non ci prova nemmeno perché non pensa che ne valga la pena.
In arte l’economia è sempre bellezza.
Ci sono attori cosi bravi a fare la parte dei cattivi che se li trovi in strada ti vien voglia di scappare.
Isis (spietati tagliagole) e ultras (barbari invasori): il fallimento della civiltà (famiglia, scuola e religione).
È stata l’estate dell’improvvisazione. Si sono levati gli scudi contro i lavavetri, parlando di multe e di arresti, mentre chi investe qualcuno fa un rapido ingresso in tribunale, poi in carcere, e ne esce altretattanto rapidamente. Passiamo da un eccesso all’altro.