Anonimo – Società
Sono due miliardi le persone che soffrono la fame. Il numero potrebbe decrescere ma, come al solito, l’interesse dei ricchi (potenti) prevale sul destino di molti (fragili).
Sono due miliardi le persone che soffrono la fame. Il numero potrebbe decrescere ma, come al solito, l’interesse dei ricchi (potenti) prevale sul destino di molti (fragili).
Quando il tuo diavolo nacque, il mio andava ritto alla panca.
Non cercare di capire come ero ieri, non fermarti a vedere come sono oggi, prova soltanto a immaginare come sarò domani.
Se solo potessi nutrirmi dei miei pensieri, diventerei irrimediabilmente obeso.
Aò ma quanno te pia mica te passa più eh. Ce provi a guardatte intorno, a parlà coll’altre ma quanno te pia, te pia. O sai che c’è, na vorta che sai quello che voi, te ne ponno passa pure duecento davanti, nun te fili nessuna. Tanto non so quello che voi te, che ce fai? Quanno te pia, te se riattorcina o stomaco, quanno ce parli, nun je faresti mai niente de male. Pe te lei diventa un fiore dentro sta valle de stronzi, l’unica cosa che te sta a core. Quanno te pia ce fai l’amore solo a guardalla nell’occhi, che nte pare vero quanno ce l’hai davanti e li poi guardà. Te po esse distante, te po fa diventà ignorante, ma quanno te pia, te pia.
Ivan elimina e animi le navi.
Piccola storia, nata all’imbrunire di un giorno di neve, di un soffio di tramontana lontana; vissuta tra le lenzuola di un giorno di sole alto, di nuvole tonde, di cristalli bianchi accarezzati dai nostri sguardi rivolti lontani. Piccola storia, intensa e profonda; ci siamo dati l’amore più genuino e vero, incredulo e veritiero, assaporato e vestito in un’anima sola. Piccola storia, lei fata, io folletto; ci siamo dati ciò che una grande storia non sarebbe mai riuscita a darci.