Giuseppe Saredo – Società
Non si vive nel giornalismo che corrotti o scettici.
Non si vive nel giornalismo che corrotti o scettici.
La disperazione più grande che possa impadronirsi di una società è il dubbio che essere onesti sia inutile.
Dove avrei potuto e voluto essere se solo fossi stata quello che non sono stata. Una parte di me odierà e amerà allo stesso tempo, per sempre, i talent.
Se un popolo si aspetta di poter essere libero restando ignorante, spera in qualcosa che non è mai stato e che mai sarà.
La morte di cui si dovrebbe aver paura non è quella del corpo, ma quella della memoria.
Il manager privato lavora per i clienti; quello pubblico per la clientela.
La civiltà è un movimento, non una condizione; un viaggio, e non un porto.