Francesco Iannì – Sogno
Certi sogni dovrebbero rimanere tali.
Certi sogni dovrebbero rimanere tali.
Il mare è di chi lo sa ascoltare, di chi lo sa amare, di chi ad esso dedica tutti i suoi sogni ad occhi aperti.
Tu eri rapido, Morar, come un capriolo sulla roccia, terribile come una fiamma notturna nel cielo. La tua collera era una tempesta, la tua spada nella battaglia, un lampo sulla landa. La tua voce sembrava il torrente dopo la pioggia, il tuono grondante tra le montagne. Molti caddero sotto il tuo braccio; la fiamma della sua ira li consumò. Ma quando tu ritornavi dal combattimento, com’era calma la tua fronte! Il tuo viso era come il sole dopo la tempesta, come la luna nella notte silenziosa; il tuo seno era tranquillo come il lago quando è cessato il rumore del vento.
Solo chi riesce a scrutare oltre l’orizzonte sarà in grado di attraversare l’oceano dei sogni e raggiungere la felicità.
Vale la pena di vivere anche solo per mettere le cuffie alle orecchie e ascoltare una bella canzone.
Chi si motiva alla realtà attraverso la creatività esterna un enorme bagaglio emotivo. Sono convinto che l’arte, in tutte le sue accezioni, sia uno straordinario strumento per esprimersi appieno, riabilitarsi, reinventarsi, donarsi nuova forza per la creazione di un’esistenza nuova. Quando dipingo entro in un mondo parallelo, patinato di quiete ed equilibrio o di turbinii di energia; mi investo di luci e colori, mi alleggerisco, mi apro e, infine, mi libero.
Abbandona un sogno al suo culmine non alla fine.