Silvana Stremiz – Sogno
La vita è bastarda a volte, ti illude con un sogno e ti frega con la realtà.
La vita è bastarda a volte, ti illude con un sogno e ti frega con la realtà.
Tu eri rapido, Morar, come un capriolo sulla roccia, terribile come una fiamma notturna nel cielo. La tua collera era una tempesta, la tua spada nella battaglia, un lampo sulla landa. La tua voce sembrava il torrente dopo la pioggia, il tuono grondante tra le montagne. Molti caddero sotto il tuo braccio; la fiamma della sua ira li consumò. Ma quando tu ritornavi dal combattimento, com’era calma la tua fronte! Il tuo viso era come il sole dopo la tempesta, come la luna nella notte silenziosa; il tuo seno era tranquillo come il lago quando è cessato il rumore del vento.
Quando si rimanda il raccolto i frutti marciscono, ma quando si rimandano i problemi, essi non cessano di esistere…
C’è un istante in cui crediamo d’amare e uno in cui amiamo davvero.
Amo la notte perché posso stringere i miei sogni senza doverli proteggere dalla realtà.
Sono amici i sogni che parlano di noi.
Persino l’odore di una fotocopia può rivelarsi romantico.