Maria Suppa – Sogno
Mi sveglio nella luce del giorno e lascio alla notte un sogno dove esiste sempre un tormento.
Mi sveglio nella luce del giorno e lascio alla notte un sogno dove esiste sempre un tormento.
Ci ponemmo mete impossibili, sud-realiste, e le raggiungemmo.
I sogni, sogni che scivolano via dalle mani, volano via, quasi come le farfalle, si trasformano dal bruco per poi volare, vorresti catturarle, ma resti li a guardarle nella loro bellezza colorata, come i sogni, pieni di colori, pieni di voglia di catturarli sfiorarli e, resti ferma, mentre scivolano via dalle tue mani!
Colora un tuo sogno e lascialo libero di volare, ammiralo da lontano e dimmi vedi un capolavoro! Non chiudere dentro di te quei desideri che per paura spezzi loro le ali, lasciali liberi di andare.
La notte dormo, sognare mi disturba il sonno, perciò non sogno. Di giorno poi medito e comunque non sogno.
Il custode dei miei sogni è l’Io che non conosco, perché si desta quando io dormo.
Il bello è che, quando chiudi gli occhi, la realtà scompare mentre i sogni rimangono.