Alessandro D’Avenia – Sogno
La libertà ci consente di sognare e i sogni sono il sangue della nostra vita.
La libertà ci consente di sognare e i sogni sono il sangue della nostra vita.
Chissà se un giorno il sogno creato dalla nuvola più candida si poserà nuovamente a terra.Chissà se tornerò a volare con fare sicuro sulla linea dell’orizzonteche divide i nostri mondi.
La realtà ti spaventa. Chiudi gli occhi ed inizia a sognare!
Volevo leggerti una favola per farti sognare, una di quelle storie che ti fanno volare di immaginazione, di quelle che respiri guardando le stelle, che ascolti saltellando tra i pensieri. Sì, volevo leggerti una favola semplice al sapore di noi.
I sogni esistono per essere realizzati, le promesse per essere mantenute, le delusioni… per rifarci cominciare a sognare.
Tu eri rapido, Morar, come un capriolo sulla roccia, terribile come una fiamma notturna nel cielo. La tua collera era una tempesta, la tua spada nella battaglia, un lampo sulla landa. La tua voce sembrava il torrente dopo la pioggia, il tuono grondante tra le montagne. Molti caddero sotto il tuo braccio; la fiamma della sua ira li consumò. Ma quando tu ritornavi dal combattimento, com’era calma la tua fronte! Il tuo viso era come il sole dopo la tempesta, come la luna nella notte silenziosa; il tuo seno era tranquillo come il lago quando è cessato il rumore del vento.
Al risveglio ricomincerai un nuovo viaggio. Tu però non abbandonare mai nessuno dei tuoi sogni, portali comunque con te per avere la forza necessaria per assaporare la vita, e volare sempre più in alto con il meglio che puoi dare di te.