Rossana Ottieri – Sogno
C’è un tempo che percorro, non è mai lo stesso, ogni volta lo sento, lo rincorro, soavemente l’ascolto, è il mio tempo!
C’è un tempo che percorro, non è mai lo stesso, ogni volta lo sento, lo rincorro, soavemente l’ascolto, è il mio tempo!
Ma certo c’é bisogno di rimedi diversi dal sognare, una debole contesa dell’arte contro la natura.
Fabbrica troppo in basso chi fabbrica al di sotto delle stelle.
Non smettere mai di volare, perché è solo volando che potrai realizzare i tuoi sogni, anche quelli che ti sembrano impossibili.
I sogni sono gratis fino a quando non decidi di realizzarli. Allora li hanno un prezzo e spesso altissimo fatto di rinunce, di lotte, di delusioni, di cadute. Un prezzo composto da energie e anche lacrime.
Il proposito che lo guidava non era impossibile, anche se soprannaturale. Voleva sognare un uomo: voleva sognarlo con minuziosa interezza e imporlo alla realtà…Comprese che l’impegno di modellare la materia incoerente e vertiginosa di cui si compongono i sogni è il più arduo che possa assumere un uomo, anche se penetri tutti gli enigmi dell’ordine superiore e dell’inferiore: molto più arduo che tessere una corda di sabbia o monetare il vento senza volto…Sognò un uomo intero, un giovane, che però non si levava, né parlava, né poteva aprire gli occhi. Per notti e notti continuò a sognarlo addormentato…Nelle cosmogonie gnostiche, i demiurgi impastano un rosso Adamo che non riesce ad alzarsi in piedi; così inabile, rozzo ed elementare come quest’Adamo di polvere, era l’Adamo di sogno che le notti del mago avevano fabbricato…Nel sonno dell’uomo che lo sognava, il sognato si svegliò. […]Prima (perché non sapesse mai che era un fantasma, perché si credesse un uomo come gli altri) gl’infuse l’oblivio totale dei suoi anni di apprendistato…Non essere un uomo, essere la proiezione del sogno di un altr’uomo: che umiliazione incomparabile, che vertigine!.Andò incontro ai gironi di fuoco: che non morsero la sua carne, che lo accarezzarono e inondarono senza calore e senza combustione…Con sollievo, con umiliazione, con terrore, comprese che era anche lui una parvenza, che un altro stava sognandolo…
Fu un sogno iniziato nella notte. Un sospiro che giunse da un’altra vita. Fu silenzio e paura. Fu tutto ciò che l’amore seppe regalarmi.