Luis Sepúlveda – Sogno
Ci ponemmo mete impossibili, sud-realiste, e le raggiungemmo.
Ci ponemmo mete impossibili, sud-realiste, e le raggiungemmo.
Il sogno è l’additivo alcolico con cui mutare l’acqua della vita in vino.
Ho ascoltato i silenzi della vita. Ho ascoltato il silenzio del mare. Ho ascoltato il frastuono di un battito di ali. Ho ascoltato ancora una volta la bellezza del silenzio della notte. E come una candida colomba volo nei sogni più profondi, più belli, di questa notte.
Stille di sogni imperlano la notte.
O fiumi, o montagne, che ho varcato, deserti e sconfinate praterie, solo il destino mi nega l’ultimo confine, le onde dell’oceano immoto. Meglio sarebbe stato inseguire il sogno che incendia l’animo come il sole, al tramonto, le foreste.Il sogno, ombra infinita del vero.
Era questo mondo infame che ci dava la spinta per continuare. La perfezione non poteva migliorare e quindi decidemmo di proseguire, senza meta da inseguire, senza sapere dove andare, ma con un sogno fisso nella mente e nel cuore da rendere reale.
Non seguire fanaticamente i tuoi sogni, lasciali liberi e fatti trascinare nella magia. Scoprirai quanto ancora sei rimasto bambino.