Luis Sepúlveda – Sogno
La parola scritta è la grande depositaria dei sogni.
La parola scritta è la grande depositaria dei sogni.
Avrei voluto che mi insegnassero che esiste la vita come esiste la morte, che esiste l’inizio e la fine di tutto, avrei voluto, ma non me lo hanno insegnato, ho dovuto impararlo sulla pelle, la pelle dell’anima camminando nella vita su un lungo filo, cadendo e rialzandomi, ma avrei voluto, che mi dicessero meno favole e più realtà per non morire in questa vita fatta di pochi sorrisi, ed un lungo filo finissimo sospeso nell’aria! In bilico tra l’incerto ed il forse, in bilico tra sogno e realtà! Avrei voluto meno favole e più realtà!
Non siamo vittime nè del destino nè dell’ira di un Dio impazzito.La storia ufficiale, la menzogna come ragione di stato ci presentano come responsabili di un crimine ma, gniqualvolta cercano di spiegarlo, le parole fuggono dalle loro bocche, perchè non vogliono far parte del vocabolario della vergogna.
La realtà incrina i sogni e li frammenta come cristalli, ma nel mio cuore c’è spazio per mille universi.
Non voglio vivere di sogni, voglio i sogni per vivere.
Oggi ho un rapporto molto stretto con il mio letto, non mi lascia uscire dai sogni.
Abbi cara la tua visione e i tuoi sogni perchè sono figli della tua anima, impronte indelebili del tuo successo finale.