Cristina Carboni – Solidarietà
Tutti sono abituati a misurare secondo il proprio metro. Ci vorrebbe più delicatezza nei confronti di quello che è importante per gli altri. Ci vorrebbe più cura per ciò che non è nostro.
Tutti sono abituati a misurare secondo il proprio metro. Ci vorrebbe più delicatezza nei confronti di quello che è importante per gli altri. Ci vorrebbe più cura per ciò che non è nostro.
Un cieco non può osservare la luna, ma può la luna accompagnare il cieco, se il suo cammino è costellato dalla luce di tante stelle.
Il potere può essere quello che siamo, o quello che abbiamo preso da qualcuno, come maschera, sperando di ingannare il destino o uno specchio. Queste due strade hanno traguardi molto diversi, ma la direzione è parallela.
Tutti fanno ciò che è meglio per sé, solo pochi fanno anche ciò che è meglio per gli altri.
Se l’egocentrismo fosse il punto di partenza, non si andrebbe molto lontano.
Un tocco gentile, quel tocco che rallegra il cuore che è l’essenza di gratitudine.
Io sono la luce che si spegne nel buio ma si riaccende nell’avvicinarsi di un’altra.