Elena D’Amico – Solidarietà
Una rinuncia è un filo che collega due o più personeche rinunciano a qualcosa per arricchire l’altro.
Una rinuncia è un filo che collega due o più personeche rinunciano a qualcosa per arricchire l’altro.
Non datemi consigli: so sbagliare da me.
Dalla competizione alla condivisione.
La natura con i suoi infiniti colori ci insegna che non c’è un colore migliore di un altro, ma che servono tutti per creare qualcosa di realmente bello; così tra le persone non c’è un colore migliore di un altro, ci servono tutti per creare un Mondo Migliore.
Se l’egocentrismo fosse il punto di partenza, non si andrebbe molto lontano.
Ogni lacrima che viene versata a causa della fame, della miseria, dell’ingiustizia, delle persecuzioni e dell’indifferenza dovrebbe avere il peso di un macigno per ciascuno di noi. Noi che parliamo di cultura, di conoscenza e di progresso possiamo anche fare volontariato e donazioni, ma non riusciamo a fare niente di concreto per cambiare il corso della vita.
Vorrei dire una cosa sulle persone con handicap: non parlate a loro come se non ci capissero, hanno un cervello migliore del nostro e sono molto intelligenti. Dobbiamo trattarli nello stesso modo in cui trattiamo una persona senza handicap fisici, possono non avere le gambe, possono essere autistici, down, ma hanno un qualcosa in cui noi siamo carenti, l’umanità e la dolcezza d’animo e le istituzioni devono sostenerli in tutto, anche aiutando le famiglie economicamente.