Antonio Recanatini – Solidarietà
Sarò per sempre il cantore dei prigionieri, degli oppressi, dei calpestati, dei disadattati e dei deboli. Non credo sia una scelta di vita, ma l’indole di un animo ribelle.
Sarò per sempre il cantore dei prigionieri, degli oppressi, dei calpestati, dei disadattati e dei deboli. Non credo sia una scelta di vita, ma l’indole di un animo ribelle.
L’egoista si vuole bene in modo sbagliato.Ama il prossimo suo come se stesso, ma non amando se stesso, non ama neanche il suo prossimo.
La solidarietà è figlia dell’amore; essa ci rende capaci di liberarci del nostro egoismo.
L’uomo è come una pagina bianca, che andando avanti con il tempo scrive di se stesso. Sta a noi a decidere se leggere la sua storia, ma chi ne ha il tempo?
Chi pensa agli altri, sarà sempre al centro dei miei pensieri, insieme agli altri!
Perché amo la poesia? Perché non indossa abiti firmati, non porta la cravatta e non va alle feste borghesi. Seppur, in qualche modo. La si osi travestire, il mondo sappia che non si tratta di poesia, ma di tradimento. La poesia non può essere borghese e non mai un lusso.
Siamo nella condizione di voler aiutare il prossimo solo quando ne siamo impossibilitati.